Mi sorge un dubbio

Stamattina finalmente un po’ di sole mi ha permesso di fare una corsetta per smaltire qualche etto di grassi accumulati durante le festività natalizie. Pasta, pizze, casatielli, dolci e alcolici di tutti i tipi divorati per abitudine insana ci saziano ma ci abbruttiscono. Durante il percorso solitamente la mente divaga e mi chiedevo se questa corsetta era solo un piacere estemporaneo dello spirito o scaturiva anche dall’esigenza di apparire a me stesso e agli altri una persona non eccessivamente sgradevole. Mi sono detto che anche se fosse per ragioni estetiche (e lo è) non serve a niente, perchè prima o poi mio caro Tommaso sempre una schifezza sarai. E pensavo a quante volte, trovandomi per strada con amici e parenti, incontrando una persona che non vedevamo da tempo ci siamo detti impietosamente e con sadico piacere: “Hai visto che cess’ s’è fatt’?”. Ma quante attrici e attori che abbiamo invidiato si ritrovano a essere “cessi”?: Un’infinità!. Mi ricordo Alain Delon, Kevin Kostner (quasi coetaneo) che un sacco di donzelle adoravano, Silvester Stallone, Richard Gere. Vincent Cassel (ex marito di Monica Bellucci) tanto invidiato e una caterva di attrici: da Serena Grandi (La signora sella notte) a Kathleen Turner (Brivido caldo), da Meg Ryan (incessata di botulino) a Nicole Kidman, da Melanie Griffith a Cher. Insomma prima o poi tutti noi saremo cessi, solo che vorremmo ritardare quanto più possibile quella fatidica frase che vediamo stampata sulla bocca di amici, parenti e conoscenti che con un sorriso compiacente, ironico, infedele e blasfemo si complimentano con un “Ciao, come stai bene!”. Li vorremo ammazzare, trucidare e farli scomparire. Insomma prima o poi dovete (dobbiamo?) morire. Medidate! Medidate!

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