Catherine Breillat

Catherine Breillat, la più famosa regista francese per film di genere su tematiche erotiche, nata a Bressuire nel 1948, si appassiona di cinema fin da bambina; all’età di dodici anni decide di diventare scrittrice e regista. All’età di 17 anni, dopo aver lasciato la casa dei genitori ed essersi trasferita a Parigi, scrive il suo primo romanzo, L’homme facile (1968), che suscita molto scandalo.

I libri e i film di Breillat, perlopiù adattati da romanzi scritti da lei stessa o da altri autori, sono incentrati sui temi della sessualità femminile e sui conflitti e le rivalità tra i sessi, innescando spesso polemiche per la loro esplicita rappresentazione della sessualità e della violenza. Fra i temi esplorati, la perdita traumatica della verginità (L’adolescente, A mia sorella!, Vergine taglia 36), le relazioni sessuali intergenerazionali (Brève Traversée, Perfect Love), il masochismo femminile (Romance). In un’intervista a Senses of Cinema, ha descritto David Cronenberg come un regista con un approccio simile al suo, impegnato a sfidare i codici estetici della rappresentazione del sesso. Il suo lavoro è stato associato con la tendenza denominata New French Extremity.

Come attrice, negli anni settanta appare in alcuni film in ruoli minori, fra cui Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (1972).  In seguito collabora a diverse sceneggiature con importanti registi, come Liliana Cavani (La pelle, 1981), Federico Fellini (E la nave va, 1983) e Maurice Pialat (Police, 1985), ed è assistente al montaggio di Marco Bellocchio in Gli occhi, la bocca (1982).

Debutta alla regia nel 1976 con L’adolescente (Une vraie jeune fille) adattamento cinematografico del suo quarto romanzo, Le Soupirail.
Alice è un’adolescente che cresce ed ormai è in procinto di diventare una ragazza. Detesta la famiglia, è ossessionata dal cibo e dal sesso, sente come estraneo tutto quello che la circonda e va in corto circuito quando entra in contatto con il mondo degli adulti. La ragazza torna a casa dei suoi genitori durante le vacanze estive. L’atmosfera è resa soffocante dai desideri incestuosi del padre e dalle sue fantasie erotiche nei confronti di un dipendente del padre. La noia attanaglia la ragazza a tal punto che s’inventa dei giochi erotici che conduce con assoluta impudicizia

Segue nel 1979 Tapage nocturne, storia di Solange, insoddisfatta sessualmente, che cerca il piacere con continui nuovi amanti, nonostante un marito ed una figlioletta. Ma non troverà mai l’uomo giusto.

Il suo terzo film, Vergine taglia 36 (36 fillette, 1988) tratto da un suo romanzo omonimo, racconta le vicende di Lili, una quattordicenne sessualmente curiosa e ribelle, in campeggio con la sua famiglia a Biarritz, che ha una relazione emotivamente carica e doppiamente manipolativa con un playboy quarantenne.

Nel 1991 viene presentato Sale comme un ange. Si tratta di un intreccio amoroso tra un poliziotto (Georges Deblache cinquantenne, solitario e incline all’alcol) e Barbara una donna sposata a Manoni, suo miglior amico. Sullo sfondo di un’indagine della polizia, tra Georges e Barbara si svolge una relazione appassionata e fisica … molto erotica.

Nel 1996 è la volta di Parfait Amour! Si racconta la relazione di Frédérique e Christophe Lui ha ventotto anni, lei trentasette (divorziata con due bambini). Una donna dall’aspetto piuttosto classico e borghese. All’inizio la cosa la stupisce, ma poi finisce per credere nella loro storia. In seguito emerge la nuova personalità dell’uomo: egoista, tormentato, un po’ alla deriva. In altre parole, un uomo giovane, egoista e complessato.


 

 

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