Tra(sgre)dire (2000) – Il gioco di parola del titolo è la metafora stessa del film: tradire, nel rapporto di coppia, è la massima trasgressione. La donna è rappresentata un po’ puttana e traditrice, ma non per questo causa di fobie misogene: anzi più lo fa, più diventa irresistibile. Brass “non tra(sgre)disce” di certo le sue ossessioni anali e voyeuriste, con primi e primissimi piani senza sosta e gli immancabili giochi con gli specchi. Sempre più desideroso di porno, arriva a un passo dalla vetta, senza mai “toccarla”, limitandosi soltanto a esibire qualche fallo duro (protesi o controfigure?) e liquidi vaginali “truccati”. Forse proprio in questa traballante decifrazione sta il difetto maggiore del film. Un’altra pecca, l’approccio manieristico di Brass, ormai diventato troppo prevedibile e scontato, quasi una “copia di se stesso”.
Senso ’45 , uno dei suoi film più erotici (2002, con Anna Galiena), ambientato a Venezia nel 1945 è una rilettura in chiave erotica del racconto di Camillo Boito Senso, dal quale Luchino Visconti aveva tratto nel 1954 l’omonimo film. Brass ambienta la sua pellicola durante gli ultimi anni del fascismo.
A 70 anni gira Fallo! (2003, con Sarah Cosmi, Raffaella Ponzo e Federica Tommasi), film a episodi d’ispirazione boccaccesca che in quanto a trama non si differenzia molto dagli altri. Inguardabile, noioso e frammentario all’inverosimile, il film a episodi di Brass (ri)propone una struttura noiosa e raffazzonata, condita dal regista con tutte le sue notorie ossessioni. Il sesso anale, il tradimento, la trasgressione fanno capolino qui e lì senza reale pertinenza, quasi come fossero piccoli sfoghi in calce a un compitino svogliato ma pretenzioso. Il risultato fa quasi tenerezza, e si allontana persino dai tentativi più ambiziosi cui il regista ha abituato negli anni il pubblico. C’è una vaga intenzione di raccontare vizi (tanti) e virtù (di meno) di un’Italia imperfetta e sporcacciona, ma il risultato è solo degradante. E l’intero cast è imbarazzante. Scritto da Brass in collaborazione con la moglie Carla Cipriani e con Massimiliano Zanin. Titolo delicato nella sua velata allusività.
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