Tinto Brass

E’ uno dei più grandi personaggi mondiali della cinematografia erotica e a luci rosse. Si è reso famoso come regista, sceneggiatore, attore, montatore e doppiatore italiano di numerosi film di successo. Con i suoi film ha condotto al successo numerosi attori quasi sconosciuti. Nel 1983 Brass girò La chiave (con Stefania Sandrelli, tratto dal romanzo omonimo dello scrittore giapponese Tanizaki Jun’ichirō)

 

spostandosi poi gradatamente verso una trattazione sempre più disinvolta dei tabù dell’erotismo. Questa pellicola, che ebbe un buon successo di pubblico e di critica, fece entrare Tinto Brass nell’olimpo di tale genere cinematografico, rendendo però molto controversa la sua figura specialmente tra le femministe (che gli rimproveravano una certa considerazione della donna come oggetto) e le classi sociali più tradizionaliste. Puntualmente accompagnati da un alone di scandalo escono infatti Miranda (1985), con Serena Grandi, rivisitazione de La locandiera di Goldoni.

 

e Capriccio (1987, con Francesca Dellera, dirigendo un delirio decadente di amori folli e incrociati, di passioni torride al chiudersi di un periodo storico (il Secondo conflitto mondiale), affidando i quattro ruoli principali ad attori inesperti e inespressivi. Scultissimo: la masturbazione col piede sulla barchetta, in mare aperto.

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